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Comprare casa

Se il venditore ci ripensasse?

 

Purtroppo non tutto fila sempre liscio…

E le compravendite di immobili non fanno eccezione.

Se dopo la firma del compromesso il venditore si rifiutasse di concludere la compravendita, l’acquirente può recedere dal contratto oppure ricorrere al tribunale.

In tribunale l’acquirente può richiedere 2 provvedimenti:

🏠 il passaggio di proprietà coattivo

💶 la risoluzione del contratto per inadempimento con la restituzione del doppio della caparra (o il risarcimento del danno).

Vanno però fatte due distinzioni:

Il primo caso è se il compromesso non indica alcuna data entro cui deve avvenire la stipula dell’atto definitivo.

In tal caso, l’acquirente che vuole recedere dal compromesso è obbligato ad inviare al venditore prima di tutto una lettera di diffida ad adempiere.

Diverso caso si presenta se il compromesso contiene:

📅 la specifica indicazione della data in cui le parti devono recarsi dal notaio

👤 Oppure il termine ultimo in cui l’una delle due deve comunicare all’altra il giorno e il professionista che rogiterà.

In tale caso, il mancato rispetto di tale scadenza da parte del venditore è già dimostrazione del suo inadempimento.

👉🏻 L’acquirente pertanto potrà ricorrere direttamente al giudice senza bisogno di inviare prima lettere di diffida.

Se stai acquistando casa e vuoi tutelarti al massimo, assicurati di inserire tutte le specifiche nel compromesso 😉

Ti è mai capitata una situazione così?
Come hai risolto?

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